lunedì 25 giugno 2012

Félix Fénéon


Da Félix Fénéon, Romanzi in tre righe, Adelphi, 2009, traduzione di Matteo Codignola
Ieri a Rouen il signor Colombe si è ucciso con un colpo di rivoltella. Nel marzo scorso sua moglie gliene aveva sparati tre. I due erano in attesa di divorzio.
A Clichy un ragazzo piuttosto elegante si è buttato sotto una vettura in piazza, rialzandosi illeso. Un attimo dopo si è fatto investire da un camion, che lo ha ucciso.
A Djajelli una vergine di 13 anni ha ucciso con tre coltellate un suo impudico molestatore, di anni 10.
Il signor Louis Delillieau, di 70 anni, è morto di insolazione nei dintorni di Noisy-sous-Ecole. Il suo cane – Fidèle – si è affrettato a sbranargli la testa.
Inaugurata a Neuilly una statua di Alfred de Musset. Discorsi, poi danze e cori di cinquanta adolescenti.
Il signor P. Bouget è stato avvicinato da due sconosciuti in rue Fondary, alle 5 del mattino. Il primo gli ha cavato l’occhio destro, il secondo il sinistro. A Necker.
L’orologiaio Jallat, di Saint-Etienne, ha ucciso la sua bambina, che riteneva di costumi troppo poco morigerati. Va tuttavia considerato che gli rimangono altri undici figli.
Harold Bauer e Casals si esibiscono oggi in concerto a Saint-Sébastien. A seguire, non è escluso che si battano a duello.
Il volubile Luthier, uno sguattero di Chatou, era convinto che Pauline Rivera, 20 anni, gli avesse creduto. Invece lo ha crivellato con uno spillone da cappello.
Domenica uno sguattero di Nancy, Vital Frérotte, è morto per una sbadataggine. Era appena tornato da Lourdes, definitivamente guarito dalla tubercolosi.
Sul corpo di Bécu, 28 anni, presentatosi a Beaujon con un proiettile in corpo, sono state riscontrate 28 cicatrici. Il suo soprannome negli ambienti della mal: Bersaglio.
Ieri gara con la canna nella Sèvre. 1.900 concorrenti hanno gettato l’amo, mentre 15.000 spettatori incitavano il pesce ad abboccare.
L’alpinista Preiswesk ha vacillato, è parso ritrovare l’equilibrio, quindi ha preso a rimbalzare sulle rocce: caduta mortale, sotto gli occhi di tutta Chamonix.
Un ignoto dipingeva d’ocra i muri del cimitero di Pantin. Un certo Dujardin si aggirava nudo per Saint-Ouen-l’Aumone. Due folli, parrebbe.
Fra Parigi e Arpajon alcuni individui non autorizzati hanno troncato dieci chilometri e tre quarti di cavi elettrici.

75.000 chili di melagrane languiscono sui moli di Cerbère. Nel frattempo, 300 scaricatrici in sciopero si aggirano nelle strade.
Per sfuggire a un gendarme della polizia marittima un marinaio si è gettato in un cumulo di laminati ferrosi, uno dei quali gli ha reciso la carotide.
In un’area militare, nel corso di un duello per la magra Adeline, il panieraio Capello ha ferito al basso ventre Monari, ammaestratore di orsi.
Abbandonata da Gomin, di La-Croix-de-Berny, Juliette Droubly, di Asnières, gli ha scolpito il sembiante a colpi di forbici.
200 resinieri di Mimizan, nelle Landes, sono in sciopero. Tre brigate di gendarmi e 100 fanti del 34° li osservano.
Due  treni hanno travolto, rispettivamente a Clayes e Briche, i signori Buzard e Avel; se non altro a coricare quest’ultimo sui binari era stato l’amore.

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