giovedì 7 marzo 2013

Tutti pronti per le comete


Doppio show mozzafiato
Appuntamento il 10 marzo e poi a novembre con Pan-Starrs e Ison

MARIO DI MARTINO

"TUTTOSCIENZE - La Stampa", 6 marzo 2013

Il 2013 è speciale: verrà ricordato per l’esplosione di un corpo cosmico nei cieli della città russa di Celjabinsk, lo scorso 15 febbraio, ma anche per l’apparizione di due comete che saranno visibili ad occhio nudo. Una tra pochi giorni (la «cometa di Pasqua») e una verso la fine dell’anno (la «cometa di Natale») che, secondo le previsioni, dovrebbe essere molto brillante e, forse, scintillante anche di giorno. 
Sono trascorsi più di 15 anni dall’apparizione nell’emisfero boreale di due comete che si manifestarono in tutto il loro splendore: nel 1996 Hyakutake e nel 1997 l’eccezionale Hale-Bopp e da allora nessun altro «astro chiomato» ha solcato i cieli settentrionali. Ecco perché ora cresce l’attesa. La prima a manifestarsi sarà C/2011 L4 Pan-Starrs, scoperta il 6 giugno 2011 dal telescopio «Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System», situato presso l’osservatorio di Haleakala, Hawaii. Lo strumento è il primo di un sistema di 4 telescopi a grande campo (1,80 metri), il cui scopo è la scoperta di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. Se le comete vengono battezzate con il nome dello scopritore, in questo caso, dato il coinvolgimento di un gran numero di astronomi ed esperti di computer, è stato deciso di assegnarle il nome del telescopio con cui è stata fatta la scoperta. 
Quando fu individuata, la cometa era poco luminosa (magnitudine 19), ma le analisi degli astronomi dell’Università delle Hawaii mostrarono che l’oggetto aveva tutte le caratteristiche per diventare visibile ad occhio nudo con il suo avvicinarsi al Sole. Al momento della scoperta Pan-Starrs si trovava a 1,2 miliardi di km dalla Terra e i dati astrometrici permisero di calcolare i parametri orbitali preliminari, da cui risultò che la cometa sarebbe passata al perielio (la minima distanza dal Sole) tra l’inizio di febbraio e la metà di aprile 2013. Con l’aumentare delle osservazioni, poi, l’orbita fu definita in modo più preciso: risultò chiaro che proviene dalla Nube di Oort, l’inviluppo di corpi ghiacciati che avvolge il Sistema Solare interno e che si suppone si estenda fino a 100 mila unità astronomiche dal Sole. Il periodo di rivoluzione della cometa, infatti, è di circa 110 mila anni, mentre l’inclinazione del piano orbitale è di 84°, valori tipici delle comete provenienti dalla periferia del nostro sistema planetario. 
Il passaggio al perielio, a 45 milioni di km, è ora previsto per il 10 marzo. Purtroppo non è facile fare anticipazioni precise sul valore della massima luminosità che potrà raggiungere Pan-Starrs, in quanto si tratta di una cometa che per la prima volta visita le regioni interne del Sistema Solare e quindi non si conoscono a sufficienza i dati relativi ai ghiacci e alle polveri del nucleo: sono questi a dare origine alla coda di gas ionizzato. Secondo le previsioni, dovrebbe raggiungere e forse superare la magnitudine 2. Ma il condizionale è d’obbligo: diverse comete, infatti, non si sono comportate come previsto. Elenin, per esempio, sarebbe dovuta diventare visibile avvicinandosi al Sole, ma una ventina di giorni prima del passaggio al perielio si disgregò. Holmes, invece, in poche ore aumentò la propria luminosità di ben 15 magnitudini. Lo spiega David Levy, scopritore della famosa Shoemaker-Levy 9, i cui 20 frammenti impattarono su Giove nel 1994: «Questi corpi sono come i gatti. Hanno la coda e un comportamento imprevedibile e indipendente. Fanno sempre ciò che vogliono». 
Pan-Starrs, comunque, sarà visibile per tutto marzo nell’emisfero boreale dopo il tramonto, anche se bassa sull’orizzonte. Si muoverà verso Nord, transitando nelle costellazioni dei Pesci, di Pegaso e di Andromeda. Poi, in aprile, riprenderà il viaggio nelle profondità dello spazio. Diminuirà quindi di luminosità, ma risulterà circumpolare nell’emisfero boreale (e quindi sarà visibile per tutta la notte). Utilizzando un buon binocolo, lo spettacolo sarà straordinario, quando passerà vicino alla galassia di Andromeda: sarà un’occasione per foto mozzafiato. Se invece Pan-Starrs dovesse deludere, basterà attendere pochi mesi: a novembre toccherà a Ison, che promette di essere eccezionale. Passando a «soli» 1,8 milioni di km dal Sole, sarà più luminosa della Luna.

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