Piergiorgio Odifreddi
"La Repubblica", 7 aprile 2013
Giovedì 11 aprile compie sessant´anni il più famoso matematico del mondo: l´inglese Andrew Wiles, che nel 1993 finì sulla prima pagina del New York Times per aver risolto il più famoso problema matematico del mondo: la congettura di Fermat, enunciata sul margine di un libro dall´avvocato Pierre de Fermat nel 1637.
Come si vede, tra l´enunciazione del problema e la sua soluzione passarono più di 350 anni, e lo scacco temporale era parte del fascino della sfida. Ma la parte preponderante era costituita dallo scacco intellettuale, provocato dal fatto che l´intera comunità matematica pareva impotente di fronte a un problema che si poteva enunciare in maniera elementare, comprensibile anche a un bambino.
Tutti sanno, ad esempio, che 3 al quadrato fa 9, 4 al quadrato fa 16, e 5 al quadrato fa 25. E tutti possono notare che 9 più 16 fa appunto 25. Cioè, esistono due interi (3 e 4) i cui quadrati, sommati fra loro, danno come risultato il quadrato di un altro intero (25). La domanda che Fermat si pose fu: esistono due interi che elevati al cubo, e sommati fra loro, danno come risultato il cubo di un altro intero?
La sua congettura fu che la risposta era no. E non solo per i cubi, ma nemmeno per le quarte potenze, o le quinte, o qualunque altra potenza che non fossero i quadrati. Semplice da dire, appunto, ma difficile da dimostrare. La dimostrazione del 1993 di Wiles era sbagliata, fra l´altro. Ma lui riuscì a correggerla nel 1995: troppo tardi, per vincere la medaglia Fields, che si dà solo fino a quarant´anni. Ma non troppo tardi per passare alla storia, e diventare tanto famoso, da ricevere questa settimana auguri da ogni parte del globo: Italia compresa, come si vede.
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